mercoledì 4 agosto 2021

Napoli, 28 agosto 1973 - Il Colera

Un comunicato del ministero della Sanità conferma l'esistenza in città di una «infezione da vibrione colerico».   Mentre con ritardo vengono prese misure di emergenza per fronteggiare il pericolo, l'epidemia dilaga anche in Puglia.   Purtroppo mancano le dosi di vaccino necessarie per immunizzare gli abitanti delle zone colpite.  Le autorità intanto ordinano la distruzione dei vivai di mitili, apportatori di germi perché coltivati in acque infette.   A Napoli si verificano disordini davanti ai centri di vaccinazione, e manifestazioni di protesta contro il governo che non avrebbe protetto a sufficienza la popolazione e l'economia cittadina.   L'epidemia intanto viene dichiarata endemica.  Negli ospedali il numero dei ricoverati, colpiti dal morbo o sotto stretta osservazione e senza contatti con l'esterno è altissimo.



[...] In realtà il bacillo del colera si è diffuso sulle sponde del Golfo di Napoli almeno dieci giorni prima, durante i festeggiamenti per la Madonna Assunta che si svolgono a Torre del Greco a base di processioni, musiche, fuochi d'artificio e grandi mangiate di cozze crude.   Di solito quest cozze "veraci" coltivate nei punti più inquinati del golfo sono ripiene di bacilli, batteri e virus che provocano soltanto tifo, paratifo, epatiti, gastroenteriti e qualche altra sottospecie di malattia infettiva.   Ma siccome questo è un fatto risaputo, quaranta casi di morte all'anno per tifo e circa un'ottantina per epatite virale non sono altro che una conferma statistica, una faccenda burocratica che da tempo ha perso ogni risvolto drammatico e ogni capacità di far notizia.
 Il fatto che stavolta la bella compagnia di bacilli sui quali le cozze si ingrassano venga arricchita dall'arrivo del vibrione colerico, disturba effettivamente questo equilibrio ma non al punto da far pensare che forse è venuto davvero il momento di spazzare via questo focolai di infezioni mortali che sono gli allevamenti delle cozze.
Infatti, anche se già il lunedì si è scoperto che a Napoli c'è il colera, si deve aspettare sino al mercoledì perché il sindaco emetta un'ordinanza che vieta la vendita delle cozze, e sino al giovedì perché tale divieto abbia un effetto pratico.   Sono tre giorni preziosi, sufficienti per far aumentare in progressione quasi geometrica il ritmo dei ricoveri d'urgenza al Cotugno.   Inoltre, una volta vietata la vendita nessuno, come secondo provvedimento, pensa a distruggere, a bombardare, a spazzare via dal mare queste colture di veleno, buona parte delle quali sono, tra l'altro, ufficialmente abusive.
Il Colera dilaga ma ogni mattina i "cozzicari" di Santa Lucia come quelli di Mergellina continuano a uscire sulle loro barche per controllare che i grappoli di cozze sorretti dai galleggianti in file ordinate, a cinquanta metri dalla riva, nelle acque più infette della città, continuino a crescere senza danni.   Il Comune o la capitaneria di porto o il medico provinciale, come qualche rara volta in passato è davvero successo, tentano di bloccare la loro attività di untori?   E i cozzicari con le loro famiglie, le mogli grasse e urlanti, le schiere di bambini in prima fila, scendono in strada, bloccano il traffico.   Il giorno dopo l'equilibrio è ristabilito.   L'ordinanza, il decreto è stato emesso, però non viene fatto rispettare. [...]
Gabriele Invernizzi




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«CIAO 2001» ANNO DUEMILA - N° 1

 «Ciao Big» nasce nel novembre del 1967 dalla fusione delle riviste «Ciao Amici» e «Big»; dopo 63 numeri, il 17 gennaio 1969, senza alcun annuncio preventivo, cessa la pubblicazione.

Ciao Big - 17 gennaio 1969

copertina interna dell'ultimo numero

richiesta di abbonamento apparsa sull'ultimo numero


A fine mese il 26 gennaio esce una nuova rivista, «Ciao 2001» con sede redazionale a Roma.



Perché «Ciao 2001»?
"Ciao" sicuramente per non cancellare la sua origine e "2001" come augurio di lunga durata, ma principalmente in onore del film (2001: Odissea nello spazio) che in quei giorni aveva conquistato il pubblico giovanile; 140.000 spettatori in un mese. 
Il primo numero riporta la data del 26 gennaio, domenica. Il giorno settimanale con il secondo numero viene spostato al lunedì.

"[...] Un anno e mezzo fa lo dissi chiaro e tondo che un giornale per i giovani non poteva continuare a creare miti, ad alimentarli, a cercare urletti di gioia, fasulli attori purché giovani all'anagrafe e vecchi perché nati in un sistema vecchio ed istruiti peggio.  Non è giusto mi dicevo.  Innanzi tutto non è vero.   Cioè non sono questi i giovani veri cui ci rivolgiamo.   Sembrano così perché li vogliamo credere tali, perché è più facile star loro dietro, forse per un mucchio d'altre ragioni che non starò ad elencare, (...).   Ero solo sincero nel prendere contatto con la realtà.   Tutti gli altri, salvo qualche rara eccezione (e sono quelli che ora sono qui con me) non avvertivano il fatto nuovo o non volevano avvertirlo.
Da allora, pur trattandosi di così poco tempo, sono successe varie cose, terremoti direi, nei giornali giovani.   Fusioni, modificazioni, nuove trasformazioni e via di questo passo.   Variazioni sul tema che hanno contribuito solo a confondere le idee ai ragazzi, a voi lettori.
Un taglio netto ci vuole, una rivoluzione (il termine è troppo forte per il mio scopo, ma non ne trovo un altro subito)  nel colloquio con la gioventù.
Quella stessa che viene dalla scuola media sconquassata (finalmente?) da agitazioni ma innanzitutto da prese di coscienza embrionali ma importanti.   Dalla scuola superiore dove la situazione è pressoché drammatica anche perché le idee non sono forse sufficientemente chiare e come tutte le sante crociate ha il suo caos tra le file.   Tutto quello che oggi è prepotentemente all'attenzione di tutti.   E non solo questo.
C'è la Luna di mezzo.   Fra qualche mese approderemo sulla luna, la scopriremo, la conquisteremo con tutte le avventurosissime cose che ciò comporta.   L'uomo esce dalla sua dimensione, quella considerata fino ad oggi la sua condizione naturale per andare verso il futuro.   E di chi è il futuro se non dei giovani?   Parlo del 2000: questo vecchio mito ormai tanto vicino a noi.   Solo a 31 anni da oggi inizieremo il terzo millennio.   E voi, noi, saremo i pionieri, i responsabili di questa nuova era.
È a noi che tutto questo deve imporre sin d'ora un approfondimento non solo culturale, al di là della nozione, ma interiore, starei per dire morale se questa parola non fosse usata così spesso fuor di luogo.
Ecco, praticamente, cosa diventa CIAO 2001: il giornale dei giovani d'oggi per il futuro.   Proiettati nell'avvenire, nello spazio. [...]
Rosario Pacini








mercoledì 28 luglio 2021

2001: Odissea nello spazio - Stanley Kubrick (1968/1969)




con: Keir Dullea, Gary Lockwood, William Sylvester, Douglas Rain, Leonard Rossiter, Margaret Tyzack, Robert Beatty, Sean Sullivan
Regia: Stanley Kubrick
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genere: fantascienza
soggetto e sceneggiatura: Stanley Kubrick, Arthur C. Clarke
fotografia: Geoffrey Unsworth
musiche: Aram Khatchaturian, Gyorgy Ligeti, Johann Strauss, Richard Strauss
montaggio: Ray Lojeoy
produzione: Stanley Kubrick
distribuzione: MGM
NO (nulla osta di circolazione): 52775 del 23-11-68
valutazione del CCC (Centro Cattolico Cinematografico): film di cat. T (Tutti - film adatto per un pubblico familiare e di giovanissimi);
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incassi (lordi) nella stagione 1968-69
(gg. 696/ L.605.330.000

Roma - dal 12 dicembre per 171 gg./incassi 200,637 (in milioni)
Milano - dal 12 dicembre per 227 gg./incassi 206,903
Napoli - dal 21 dicembre per 36 gg./incassi 19,247
Venezia - dal 24 dicembre per 18 gg./incassi 5,461
Catania - dal 27 dicembre per 13 gg./incassi 5,166
Bologna - dal 28 dicembre per 25 gg./incassi 24,387
Firenze - dal 28 dicembre per 34 gg./incassi 32,812
Genova - dal 30 dicembre per 39 gg./incassi 24,833
Bari - dal 1 gennaio per 8 gg./incassi 4,395
Torino - dal 6 gennaio per 50 gg./incassi 46,536
Padova - dal 16 gennaio per 20 gg./incassi 8,882
Palermo - dal 21 gennaio per 17 gg./incassi 11,479
Ancona - dal 30 gennaio per 8 gg./incassi 3,841
Trieste - dal 13 febbraio per 15 gg./incassi 4,917
Messina - dal 19 febbraio per 9 gg./incassi 3,089
Cagliari - dal 15 marzo per 6 gg./incassi 2,745



Uscì contemporaneamente a Roma e Milano nelle limitate sale predisposte al Cinerama per consentire la visione con gli effetti sperimentali che il film richiedeva.
I primi 6 giorni di proiezione portarono dei risultati strabilianti: 29.000 spettatori con un incasso di 44 milioni.

Borsa film - 21 dicembre1968

Borsa film - 21 dicembre1968


Le altre città che presentarono il film non avevano sale adatte alla proiezione; a fine stagione il film entrò nella graduatoria dei 10 film con maggiore incasso:
 
Borsa film - 30 agosto1969

lunedì 26 luglio 2021

Paolo Giaccio: da «La Bottega di Paolo Giaccio & Mario Fegiz» a «giaccio bootleg» - CIAO 2001 (1971)

"Negli Stati Uniti e in Inghilterra prospera il mercato nero dei «bootlegs»: come racconta il redattore di «Per Voi Giovani», Paolo Giaccio in questa sua esperienza londinese, sul mercato circolano long-playing abusivi, venduti sottobanco, che contengono incisioni inedite o dal vivo dei più celebri complessi.
Il catalogo «nero» comprende tutti i nomi, dai Beatles ai Rolling Stones, da Bob Dylan a Jimi Hendrix, e alcune di queste incisioni abusive sono migliori di quelle regolarmente distribuite dalle formazioni interessate."
Così Enzo Caffarelli introduce il suo articolo su Paolo Giaccio di ritorno da Londra; ci presenta un mercato di incisioni di contrabbando, completamente sconosciuto in Italia




Ciao 2001 - 17 febbraio 1971



 Un articolo che suscita l'interesse dei lettori che, nella rubrica "lettere al Direttore", chiedono informazioni sulla reperibilità di questi dischi «Clandestini» in Italia.

Ciao 2001 - 3 marzo 1971

La settimana prima, successivamente all'articolo/intervista di Enzo Caffarelli, Paolo Giaccio inizia la sua collaborazione con la rivista «Ciao 2001» insieme a Mario Fegiz, anch'esso redattore da circa 8 mesi della trasmissione «Per Voi Giovani».

Ciao 2001 - 24 febbraio 1971

Ciao 2001 - 3 marzo 1971

Ciao 2001 - 10 marzo 1971

Ciao 2001 - 7 aprile 1971


Ad aprile Enzo Caffarelli, nella sua rubrica «Underground e Pop» riprende il discorso aperto con Paolo Giaccio sui bootlegs

Ciao 2001 - 21 aprile 1971


A seguito della posizione di Sergio Saviane sulle colonne del settimanale «L'Espresso» del gennaio 1971 che continuava a suscitare molte polemiche anche per la loro mancata risposta, il 5 maggio Paolo Giaccio risponde.


L'Espresso - 24 gennaio 1971


Ciao 2001 - 5 maggio 1971

Ciao 2001 - 19 maggio 1971


Il 19 maggio cessa la rubrica « La Bottega di Paolo Giaccio & Mario Fegiz»  ed il 23 giugno Paolo Giaccio dà vita ad una nuova rubrica in cui 'stende' "una piccola guida dei più famosi album clandestini": «giaccio bootleg».

Ciao 2001 - 23 giugno 1971

Ciao 2001 - 30 giugno 1971

Ciao 2001 - 7 luglio 1971



il 13 luglio Germano Ruscitto su «Discografia Internazionale», quattordicinale del Gruppo Editoriale Billboard s.r.l., si fa portatore di una battaglia che la Siae non ha ancora intrapreso nei confronti di questi "dischi abusivamente prodotti e messi in commercio"

Discografia Internazionale - 13 luglio 1971


Ciao 2001 - 14 luglio 1971





Discografia Internazionale - 20 luglio 1971

Ciao 2001 - 21 luglio 1971


Discografia Internazionale - 27 luglio 1971


Ciao 2001 - 28 luglio 1971

Ciao 2001 - 11 agosto 1971

l'11 agosto Paolo Giaccio chiude la sua rubrica mantenendo una collaborazione saltuaria con la rivista.

Mentre il 14 settembre «Discografia Internazionale», ne dà così la notizia:

Discografia Internazionale - 14 settembre 1971

In conclusione dal 4 ottobre la Rai 'rinnova' ancora una volta, la trasmissione «Per Voi Giovani»

Ciao 2001 - 13 ottobre 1971



domenica 25 luglio 2021

Agip / Raffaella Carrà

Pubblicità 1971
con Raffaella Carrà

Raffaella Carrà fece il suo ingresso trionfale a Carosello per la benzina dell'Agip. Vanni Montagnana, il produttore, pensò di farla dirigere inizialmente dal celebre regista inglese Richard Lester (1971); questo, insieme al suo direttore della fotografia, Jean Bourgoin, nome celebre del cinema e al suo coreografo, che aveva lavorato alla versione inglese di "West Side Story", rimase spaventato quando vide la Carrà. Ridussero al minimo le danze, usando balli molto statici.

 




 

Raffaella Carrà nella sua serie più folle. Canta e balla assieme ad altri ballerini.   Ha un buffo cappello di pelle in testa e degli hot pants paurosi.   Deve lanciare così le stazioni di servizio Big Bon Agip sparse per tutta l'Italia.   In pratica con lei si aprono le campagne erotiche legate alle benzine.   Tra i suoi primi numeri diretti da Richard Lester imbarazzato uno legato alla canzone "Hanno messo un disco".   Nella serie del 1972 balla insieme a Enzo Paolo Turchi, poi marito di Carmen Russo, in studio.   L'episodio del "Tuca Tuca", con scenografia ultrakitsch, è da antologia.   Nel 1973 la troviamo in un episodio a Firenze a cantare "Tu non lo sai cosa sei per me", poi al Piper di Roma a cantare e ballare con Enzo Paolo Turchi.   In una puntata del 1975 è l'ospite d'onore in un night.   Sembra che la Carrà avesse un contratto da capogiro, cioè 70 milioni.   Nel quinto ciclo del 1975 dopo aver cantato e ballato come al solito con Enzo Paolo Turchi, presenta il campione di Formula Uno Niki Lauda, che sarà il futuro testimonial dell'Agip.
Marco Giusti (Il grane libro di Carosello- Sperling & Kupfer Editori, 1995)